Inzaghi e l’Inter: rinnovo pronto
Lo scudetto può far entrare il tecnico nella storia della squadra ed in caso di vittoria il suo contratto verrà prolungato fino al 2026
Da quando Inzaghi è entrato all’Inter le cose sono completamente cambiate: all’inzio era messo in discussione dalla squadra stessa, adesso invece si sta rivelando in grado di dominare il campionato grazie ai suoi principi di gioco e alle sue capacità di portare equilibrio e di gestire il tutto. E pensare che sono soltanto passati dieci mesi. Se non fosse arrivato in finale di Champions League, oggi sarebbe altrove. E magari sulla panchina dell’Inter ora ci sarebbe Thiago Motta. Grazie a ciò, Inzaghi si è fatto scivolare tutte le pioggie di critiche ricevute. Ovviamente poi sono arrivati anche i risultati, risultati che non sono una coincidenza certo ma piuttosto la conseguenza di una mentalità vincente e di una crescita personale. A tal proposito diventa tema rilevante il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2025. Ed è certo che questo rinnovo arriverà. Durante l’estate, in caso di seconda vittoria per lo scudetto, il rinnovo sarà automatico anche per la stagione 2026. Sempre se il lo stesso Inzaghi non abbia altre idee a riguardo, ma finora tutto tace. Oltre al calcio ti appassiona anche lo sci? Ecco dove puoi allenarti veramente bene con questo sport.
Un Inter completamente nuova, dove ogni giocatore fa il suo
Inzaghi, per dirla tutta, non si è mai fatto coinvolgere dalle diverse critiche ricevute. Ha comunque preso appunto dei suoi errori e poi ha proseguito per la sua strada. La scorsa estate aveva chiesto ai suoi dirigenti due permanenze: quella di Onana e quella di Lukaku. Sebbene non le abbia avute non ha fatto polemica, ma si è rimboccato le maniche per trasformare in oro puro Thuram. Ogni tanto dimentica quanto l’Inter, l’estate scorsa, abbia cambiato faccia. La squadra di Istanbul, in realtà, è cambiata molto in termini di spogliatoio. Inzaghi si è beccato il merito di saper gestire un passaggio di consegne non scontato all’interno di Appiano, con l’uscita di giocatori rilevanti come Handanovic, quindi trovare la sintonia con i nuovi non è stato facile, ma il tecnico ci è riuscito, ed ecco giocatori giovani e dal talento importante come Lautaro e Barella. Si riparte proprio da Istanbul, e dagli ultimi mesi della stagione, non di certo dalle sconfitte. Ben 12 sconfitte in campionato. Ma l’Inter non si è abbattuta, anzi, ha dato subito l’impressione di poter ripartire alla grande, già fin dalla prima giornata di Serie A. Leggere un modulo come quello del 3-5-2 sarebbe troppo riduttivo, se parliamo soltanto della parte più banale. L’Inter di Inzaghi non è quella di Conte: è una squadra in continua evoluzione. Giusto per comprendere: quella dell’ultimo terzo della scorsa stagione è diversa da quella dell’inizio, perché ad un certo punto Inzaghi ha condiviso con la squadra l’idea di rafforzare il baricentro e la difesa. L’Inter della nuova stagione è quindi un Inter più dominante, con ritocchi un po’ ovunque, con l’inserimento di Pavard, il lavoro di Bastoni e la crescita di Thuram.
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