GASP CAPUT MUNDI: COSÌ IL SENATO ROMANO HA SCELTO IL NUOVO CONDOTTIERO GIALLOROSSO

May 30, 2025 by No Comments

Una satira sulla scelta di Gasperini come nuovo allenatore della Roma, tra perplessità locali e ambizioni imperiali

Il Senato romano si riunisce in una sessione straordinaria per decidere le sorti della squadra dell’Urbe. Tra colonne di marmo e toghe bianche, va in scena un acceso dibattito che ricorda gli antichi fasti della Repubblica, quando si decidevano guerre e conquiste. Oggi, l’oggetto della contesa è altrettanto cruciale: chi dovrà guidare i giallorossi nella prossima stagione?

IL DIBATTITO: TRA CAMPANILISMO E PRAGMATISMO

La discussione si anima immediatamente, con posizioni ben definite. “Affidare la squadra dell’Urbe a un orobico calato dal Nord? Arriveremo a sostituire la carbonara con la polenta?” tuona un senatore dalla fazione tradizionalista, evocando lo spettro dell’invasione culturale bergamasca sulla Città Eterna.

La risposta non si fa attendere: “Ti ricordo, illustre collega, che il vandalo Stilicone un tempo guidava il nostro glorioso esercito”, ribatte un senatore dalla fazione pragmatica, richiamando i precedenti storici di condottieri stranieri al servizio di Roma.

Lo scontro si fa più acceso quando vengono ricordate le recenti battaglie sportive: “E io ti ricordo che, senza la sconfitta di Bergamo, la Roma oggi sarebbe in Champions”, incalza il primo, rievocando ferite ancora aperte.

“Appunto! Meglio arruolare un nemico vincente che un amico perdente”, è la risposta sagace. “Il buon Daniele è figlio della città, però non ha mai conquistato un’Europa League”.

LA VOX POPULI E LE ALTERNATIVE

Un senatore anziano, custode delle tradizioni, porta all’attenzione dell’assemblea il sentimento popolare: “Senatori, vi invito a considerare anche la vox populi. Li leggete i social, ascoltate le radio? La maggioranza è ostile all’orobico Gasp, tutti lo trovano simpatico come la carie”.

Ma anche questa argomentazione trova il suo contraltare: “Anche José, il lusitano, era antipatico, però ci ha fatto vincere”.

Nel dibattito interviene chi propone alternative: “Perché allora non scegliere Max Gaius che è divertente, fa le battute sui cavalli e sa vincere? L’orobico non ha conquistato un solo scudetto, il livornese sei!”

L’INTERVENTO DECISIVO DEL SAGGIO CLAUDIUS

A questo punto, si alza in piedi il saggio Claudius, rispettato da tutti per la sua saggezza e visione strategica. Il suo discorso cambierà le sorti della decisione:

“Non scherziamo, senatori. Max Gaius ripete: ‘Se volete divertirvi, andate al circo’. Ma è proprio questo che ci chiede il popolo: pane e circo, cioè risultati e spettacolo!”

Il suo ragionamento procede con lucidità: “Nell’ultimo decennio, nessuno ha giocato bene come Gasp. Anche noi difenderemo correndo in avanti con coraggio, anche noi presseremo come furie, Dybala incanterà come il Papu, riconquisteremo la Gallia e tutto il resto, torneremo caput mundi!”

Con un colpo di genio retorico, il saggio Claudius conclude: “Gasp significa Genius Atalantinus Salus Populi, Genio Atalantino Salvezza del Popolo. Se ho meritato qualcosa ai vostri occhi, fidatevi di me”.

E così il Senato romano, convinto dalla sapienza di Claudius, vota all’unanimità per Gasp e il fido Tullius Gritti.

UN NUOVO CORSO PER L’IMPERO GIALLOROSSO

La decisione del Senato segna l’inizio di una nuova era per la Roma. L’arrivo dell’orobico Gasperini rappresenta una scommessa audace, un tentativo di importare nella capitale quel calcio offensivo e aggressivo che ha trasformato l’Atalanta in una delle squadre più temute d’Europa.

Per conoscere tutti gli aggiornamenti sulla nuova Roma di Gasperini e scoprire le ultime sul calciomercato giallorosso, visita su Spinanga Ufficiale la sezione dedicata alla rivoluzione tattica che attende i capitolini nella prossima stagione.

Come in ogni avventura calcistica che si rispetti, anche per la Roma di Gasperini il futuro sarà un mix di speranze, ambizioni e inevitabili sfide da superare, ma l’entusiasmo per questa nuova pagina di storia giallorossa sembra aver già contagiato buona parte della città.

Resta da vedere se questa alleanza tra il condottiero bergamasco e la capitale dell’Impero darà i frutti sperati, riportando Roma al centro della mappa calcistica italiana ed europea. I legionari sono pronti, le aquile spiccano il volo: che abbia inizio l’era Gasperoniana!