Nuova tempesta solare estiva influenza il campo magnetico terrestre

July 30, 2017 by No Comments

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A livello scientifico, le notizie che riguardano tutto lo spazio attorno alla terra sono importantissime e quando queste non sono positive le conseguenze sono tante, partendo dal buon funzionamento dei satelliti e dei collegamenti satellitari.

Luglio e agosto sono stati caratterizzati da tempeste solari molto forti, monitorate a vista da Nasa e anche centri meteologici. A tutto ciò si aggiunge anche un’eruzione vulcanica importante che avrà influenze sul clima.

Insomma, il cambiamento climatico creato dall’inquinamento e dalle emissioni industriali si unisce a dinamiche naturali e inevitabili del sistema terra e spazio. Entriamo nel dettaglio di notizie e definizioni.

Il bollettino Noaaa

Meteo.it inizia così, “il bollettino spaziale Noaa ha rimaramto il bollettino 3-days forecast”, nuova tempesta geomagnetica di inizio agosto. Giorno più a rischio il 3 agosto, rischio di importanti danni alle comunicazioni e alla rete internet. Quindi, attenzione se svolgete attività che richiedono connessione online.

Il Noaa ha precisato anche le caratteristiche tecniche di questa tempesta geomagnetica siglata G1 e anche K Index, pari a 3-4.

Dalla massa coronale del sole sono partite delle esplulsioni che hanno raggiunto già la Terra. conseguenze fino a domani di una situazione che già è stata vissuta poco prima la fine di luglio. Addirittura, sono stati vissuti momenti di blackout e se ne potranno vivere altri a livello di reti di comunicazione.

Tutto parte da un buco solare

Wired aggiunge un dettaglio importante, i venti ad alta velocità che colpiranno il campo magnetico terrestre provengono da un buco nell’atmosfera del sole.

Fortunatamente, la tempesta geomagnetica che innescherà sarà molto debole, classificata minori con la sigla G1. Debole sì, ma tale da influenzare comunque le reti elettriche e alcune funzioni dei satelliti, partendo da quelle connesse ai sistemi gps. Il sole è entrato nella fase più attiva di un ciclo solare che dura 11 anni, il picco verrà raggiunto nel 2025.

I buchi nella corona solare, si legge su Wired, sono aree dell’alta atmosfera della nostra stella in cui il plasma è più freddo e meno denso.

Che cos’è il vento solare

Visto che ci siamo, spieghiamo che cos’è il vento solare. Si tratta di un flusso di particelle cariche emesso dall’alta atmosfera del sole. Viene generato dall’espanzione continua nello spazio interplanetario della corona solare, il flusso è carico di elettroni e protoni e ha temperature e velocità variabili. Studi importanti sulla temperature della corona solare sono stati effettuati negli anni trenta e cinquanta, da allora si sono accumulate più informazioni possibili e dati certi sul sole e su quello che viene definito il ciclo undecennale.